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aste
Gli artisti italiani all’asta.
La classifica Artprice Top 100
Qual è il peso delle aste pubbliche sulla circolazione dell’arte contemporanea italiana?
Per verificarne l’affermazione siamo partiti dalla presenza delle opere degli italiani e delle italiane di ogni epoca negli ultimi 25 anni nella classifica annuale Artprice Top 100 per fatturato (fornita da Artprice per il presente studio). Dall’osservazione, riceviamo una prima indicazione della rarefazione dei nostri artisti di ogni epoca sotto il martello d‘asta: erano 10 nel 2000 e sono scesi a 4 nel 2024, ma questo vale anche per gl artisti tedeschi, scesi da 9 a 5, e per quelli francesi, da 30 a 13, mai al di sotto di 10, disegnando comunque una curva decrescente. Gli andamenti non sono costanti ma indicano nel tempo una curva in flessione, che in un mercato dell’arte sempre più globale mostra il rarefarsi di opere d’arte della Vecchia Europa e l’aumento della domanda di artisti cinesi, storici e nuovi, passati nel 2000 da uno a 17 nel 2021, così come la sempre solida domanda di autori americani saliti da 15 a 24 e l’ingresso di nuovi compratori di arte indiana e giapponese.
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Numero di artisti di tutte le epoche per nazionalità nella Top 100 Artprice
Gli italiani
Non è frequente trovare gli artisti italiani di tutte le epoche della storia dell’arte nella classifica Top 100 Artprice per giro d’affari all’asta dal 2020 al 2024. I nomi che ricorrono sono una decina - i maestri più ricercati sono Modigliani che entra nella Top 100 in 20 anni su 25 analizzati, Fontana in 24 anni, de Chirico in 11 anni, Manzoni in 9 anni, Marini e Boetti in 8, Morandi e Burri in 5, Cattelan in 3 anni e poi troviamo, molto rarefatti, i grandi artisti dell’arte antica: da Leonardo (con l’eccezionale turnover da 450 milioni nel 2017) a Botticelli (con l’exploit da 92,2 milioni nel 2021 e da 93,9 nel 2022), da Raffaello (con 47,9 milioni nel 2009 e ripetuto nel 2012) a Canaletto, Guardi, Carracci, Tiepolo. Unici viventi Michelangelo Pistoletto, Rudolf Stingel e Maurizio Cattelan. Non entrano ancora nella Top 100 le artiste italiane.
Negli ultimi due anni le presenze si assottigliano, si passa dal picco di 10 artisti nel 2000 ai 9 nel 2001, 8 nel 2003 e 2004 e 7 nel 2015 per restare sotto i 6 dal 2016. Gli ultimi due anni si distinguono per la scarsa presenza di italiani nella Top 100 d’asta: solo Modigliani e Boetti nel 2023 e nel 2024 Fontana, Boetti, Tiziano e Salvo, nome che entra per la prima volta nella classifica dei primi 100 autori per aggiudicato. Se analizziamo il totale aggiudicato nella Top 100 Artprice, il peso del giro d’affari dell’arte italiana è sempre sotto il 10% (eccetto nel 2017) e addirittura sotto l’1% nel 2023.
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Artisti Top 100 x turnover dal 2000 al 2024. Il peso degli artisti italiani sul totale
Artisti del XX secolo. Un confronto tra italiani, francesi e tedeschi
Circoscrivendo il nostro campione e mettendo a fuoco l’andamento in asta degli autori italiani, francesi e tedeschi del XX secolo a oggi si analizzano il fatturato, il prezzo più alto, il numero di artisti, i lotti venduti e il prezzo medio annuo dal 2000 al 2024. Che cosa emerge?
Fatturato
Come già osservato per l’arte di tutte le epoche, il fatturato degli artisti italiani in asta è calato insieme alle crisi del mercato, tant’è che sono calati anche i francesi e i tedeschi. Però, quello che si nota è che i valori degli italiani sono sempre inferiori rispetto a quelli delle altre nazioni in esame. Nel 2020, con la pandemia, c’è stato un picco in discesa per tutti, ma la Francia si è mantenuta sopra i 500 milioni (-42% sul 2019), la Germania sopra i 410 milioni (-22%), invece l’Italia è scesa a 173 milioni di fatturato annuo all’asta per gli artisti del XX secolo (-57%). La ripresa si registra nel 2022 per Francia e Germania, arrivate rispettivamente a 963 milioni (+91%) e 838 milioni (+105%), mentre l’Italia si è fermata a 309 milioni (+79%). Quindi per le artiste e gli artisti italiani rimangono inferiori le percentuali di crescita, ma soprattutto i valori assoluti.
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Turnover a confronto: artisti italiani, francesi e tedeschi del XX secolo.
Numero degli artisti e delle opere e prezzo medio
Per tutti i Paesi esaminati si segnala una crescita costante in 25 anni del numero di artiste e artisti che arrivano in asta: +209,3% gli italiani, +115,4% i francesi, +92,7% i tedeschi. Per gli italiani, si passa da 1.266 nel 2000 a 3.916 nel 2024. Per i francesi da 2.750 a 5.926, per i tedeschi, da 2.323 a 4.477. Questo dimostra che la crescita dell’offerta c’è stata, ma i valori degli italiani sono più contenuti per una serie di fattori: la notorietà internazionale si concentra su pochi nomi; i limiti alla circolazione internazionale per le opere con più di 70 anni o già vincolate al nostro territorio; la minore presenza nei musei all’estero e nelle gallerie più importanti sul mercato.
Mettendo a confronto il numero di opere delle artiste e degli artisti del XX secolo passate in asta scopriamo che l’offerta e l’aggiudicazione delle opere degli artisti francesi è stata molto più significativa di quella dei colleghi tedeschi e italiani, trend confermato del resto anche dai maggiori fatturati.
Il mercato dell’arte segue certamente l’andamento dell’economia internazionale ed è soggetto alle crisi geopolitiche, ma ci sono paesi che sono più resistenti, come la Germania che è passata da un prezzo medio nel 2019 di 22.021 dollari a 32.431 dollari nel 2022 post-Covid. Gli italiani, insieme ai francesi non sono riusciti a recuperare così tanto.
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Evoluzione del numero di artisti del XX secolo in asta
Numero opere artisti XX secolo scambiate in asta
Trend prezzo medio annuo degli artisti XX secolo
Top lot
Per gli italiani emerge che Amedeo Modigliani con “Nu couché (Nudo disteso)”, stimato tra i 100 e i 120 milioni dollari, è stato aggiudicato al prezzo record di 170.405.000 dollari da Christie’s a novembre 2015. Il secondo miglior prezzo del periodo esaminato è sempre di Modigliani con "Nu couché (sur le côté gauche)" del 1917, aggiudicato a 157.159.000 dollari da Sotheby's a New York, il 14 maggio 2018
Per i francesi Henri Matisse con "Odalisque couchée aux magnolias” del 1923 venduto a 80.750.000 dollari nel 2018 da Christie's a New York.
Per i tedeschi, secondo Artprice il record è di Lucian Freud con “Grande interno, W11 (da Watteau)” del 1981–83 a 86.265.000 dollari nel 2022, ma a nostro parere Lucian Freud, pur essendo nato in Germania, ha vissuto tutta la sua vita in Gran Bretagna, per cui è inquadrabile nell’arte britannica, mentre il primo in questi 25 anni è Max Beckmann con “Hölle der Vögel” (1937-38) a 45.830.765 dollari nel 2017 da Christie’s a Londra.
Quindi, il picco in asta è raggiunto, per tutte e tre le nazioni, dal moderno, non dal dopoguerra.
Se osserviamo solo il 2024, il top lot è di Fontana con “Concetto Spaziale. La fine di Dio” (1964) venduto a 22.969.800 dollari da Sotheby’s New York. Il secondo top lot è “Comedian” di Maurizio Cattelan, la famosa banana da 6,2 milioni di dollari battuta da Sotheby’s a New York, rappresenta l’unico italiano contemporaneo a raggiungere a questi valori. Tra i tedeschi abbiamo molti più nomi come Gerhard Richter (11,3 milioni di dollari come top lot nel 2024), Georg Baselitz (1,7 milioni), Anselm Kiefer (1,3 milioni).
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Top 20 artisti italiani del XX secolo in asta nel 2024
artista | turnover d'asta | lotti venduti | top lot |
---|---|---|---|
Lucio FONTANA (1899-1968) | $59.563.200,73 | 212 | $22.969.800,00 |
Alighiero BOETTI (1940-1994) | $30.481.551,89 | 182 | $3.085.000,00 |
SALVO (1947-2015) | $15.001.465,93 | 227 | $485.591,40 |
Piero MANZONI (1933-1963) | $9.473.841,81 | 60 | $4.031.962,80 |
Rembrandt BUGATTI (1884-1916) | $6.926.114,39 | 27 | $3.995.698,78 |
Maurizio CATTELAN (1960-) | $6.425.475,07 | 79 | $6.240.000,00 |
Giorgio MORANDI (1890-1964) | $6.022.848,98 | 66 | $1.459.752,00 |
Rudolf STINGEL (1956-) | $4.848.628,30 | 7 | $2.107.000,00 |
Piero DORAZIO (1927-2005) | $4.011.596,25 | 414 | $432.592,48 |
Amedeo MODIGLIANI (1884-1920) | $3.634.731,56 | 45 | $1.265.387,16 |
Carla ACCARDI (1924-2014) | $3.513.015,86 | 142 | $337.963,51 |
Arnaldo POMODORO (1926-) | $3.354.305,85 | 185 | $520.338,42 |
Gino SEVERINI (1883-1966) | $3.258.005,54 | 69 | $988.971,60 |
Emilio VEDOVA (1919-2006) | $2.466.201,30 | 139 | $393.802,50 |
Alberto BURRI (1915-1995) | $1.968.946,99 | 56 | $1.199.398,56 |
Harry BERTOIA (1915-1978) | $1.946.461,55 | 67 | $246.417,60 |
Valerio ADAMI (1935-) | $1.925.124,09 | 192 | $102.513,60 |
Marino MARINI (1901-1980) | $1.805.180,13 | 266 | $373.608,77 |
Michelangelo PISTOLETTO (1933-) | $1.720.469,56 | 94 | $521.642,40 |
Enrico CASTELLANI (1930-2017) | $1.698.504,62 | 58 | $547.724,52 |
L’arte prodotta dai nati dopo il 1960
Dopo aver fotografato il trend dell’arte italiana di tutti i periodi della storia dell’arte e poi quella dell’arte del XX secolo, ora ci focalizziamo sull’oggetto del nostro studio, cioè l’arte prodotta dalle artiste e dagli artisti nati dopo il 1960, quindi che hanno incominciato verosimilmente a produrre dopo il 1980, per verificare come in asta la loro presenza si assottiglia. L’analisi dimostra un giro d’affari degli italiani inferiore rispetto a quello dei tedeschi già a partire dal 2005 e rispetto a quello dei francesi dal 2017. Da quell’anno in asta l’arte italiana contemporanea segna un lento declino, ravvivato solo da un leggero recupero nel 2024.
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Il turnover degli artisti nati dopo il 1960
La maggiore vivacità del mercato dell’arte francese emerge già dal 2013 con picchi del giro d’affari nel 2021, mentre il turnover dell'arte tedesca sembra sicuramente più solido e costante di quella italiana.
Anche il numero di opere offerte in asta è costantemente in ascesa per gli autori francesi che confermano la buona tenuta del giro d’affari. Mentre il confronto tra artiste e artisti italiani e tedeschi, che si muovono abbastanza appaiati, dimostra la diversa valutazione delle opere tedesche maggiormente apprezzate in asta.
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Numero di artisti Post 1960 in asta
Infatti, l’analisi del prezzo medio in asta per le artiste e gli artisti nati dopo il 1960 conferma un lento scivolamento verso il basso per gli italiani dal 2017 rispetto ai picchi segnati nel 2004, 2010 e 2016 e rispetto ai buoni risultati dei valori medi dei tedeschi nel 2006, 2007, 2014 e 2017. In ogni caso questi ultimi mostrano maggiore tenuta. I prezzi delle opere degli autori francesi registrano un andamento più regolare nei 25 anni, sebbene schiacciati verso il basso.
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Prezzo medio annuo in asta per gli artisti Post 1960
Interessante è notare che nella lista dei Top 20 di Artprice per fatturato troviamo numerosi artisti che sono molto scambiati all’asta, ma non hanno altrettanta visibilità presso i musei, le biennali, le gallerie e i premi più accreditati.
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Top 20 degli artisti italiani nati dopo il 1960 in asta nel 2024
artista | turnover d'asta | lotti venduti | top lot |
---|---|---|---|
Maurizio CATTELAN (1960-) | $6.425.475,07 | 79 | $6.240.000,00 |
Alex CAMINITI (1977-) | $230.663,49 | 38 | $42.424,65 |
Guglielmo CASTELLI (1987-) | $221.081,64 | 2 | $197.081,64 |
Marco PETRUS (1960-) | $187.281,91 | 12 | $51.681,25 |
Matteo NEGRI (1982-) | $158.692,03 | 23 | $24.060,00 |
RABARAMA (1969-) | $157.442,59 | 52 | $18.217,20 |
Osvaldo MARISCOTTI (1960-) | $115.200,00 | 3 | $50.400,00 |
Flavia MANTOVAN (1979-) | $93.863,17 | 6 | $29.946,00 |
Dario BALLANTINI (1964-) | $93.213,75 | 24 | $8.066,25 |
Tatiana TROUVÉ (1968-) | $92.606,63 | 5 | $65.664,29 |
Francesco VEZZOLI (1971-) | $91.881,68 | 2 | $57.235,00 |
Riccardo GUSMAROLI (1963-) | $90.398,99 | 49 | $8.633,94 |
Gehard DEMETZ (1972-) | $85.848,26 | 7 | $22.978,56 |
Vanessa BEECROFT (1969-) | $69.789,66 | 14 | $20.013,33 |
Valerio BERRUTI (1977-) | $63.823,17 | 4 | $22.307,70 |
Stefano ARIENTI (1961-) | $55.134,91 | 6 | $16.313,22 |
Paolo VENTURA (1968-) | $50.408,47 | 11 | $16.510,00 |
Cristiano PINTALDI (1970-) | $48.371,98 | 4 | $24.675,84 |
Davide NIDO (1966-2014) | $43.065,91 | 14 | $8.800,00 |
VELASCO (1960-) | $41.868,42 | 14 | $7.529,20 |
Un confronto ancora difficile
La distanza dei prezzi dell’arte italiana del Novecento da quella Post 1960 è evidente, ma tende a ridursi, poiché vediamo una contrazione dell’offerta dell’arte moderna e Post-war. Infatti, sempre meno opere di qualità arrivano all’asta, da un lato per una possibile musealizzazione e dall'altro per via delle limitazioni previste dalla normativa italiana alla circolazione dopo i 70 anni dalla creazione delle opere e pe la fine delle Italian Sales, le aste dedicate dalle major Christie's e Sotheby's a Londra. Ricordiamo che nel 2018 Sotheby's ha eliminato il format, integrando le opere degli artisti italiani nelle aste “Post War and Contemporary Art”, mentre Christie's ha inserito l’appuntamento con l’arte italiana a ottobre a Parigi in un’asta chiamata “Thinking Italian”. Comunque dal 2019 ad oggi la presenza delle artiste e degli artisti italiani nelle sessioni d’asta più importanti a livello europeo si è notevolmente ridotta.
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Prezzi medi annui: artisti italiani del XX sec vs Post 1960
Il turnover a confronto
Se analizziamo il turnover, è ancora più difficile fare un confronto tra il giro d’affari dei grandi maestri del Novecento e le opere degli artisti nati dopo il 1960. I valori si assottigliano non solo per i nomi italiani, ma anche per quelli francesi. Mentre i tedeschi, anche in questo caso, mostrano maggiore stabilità e visibilità.
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Turnover artisti italiani del XX secolo e Post 1960
Turnover artisti fracesi del XX secolo e Post 1960
Turnover artisti tedeschi del XX secolo e Post 1960