Il presente sito utilizza i cookie di tracciamento al fine di valutare la provenienza ed il comportamento dell'utente.
Clicca su ACCETTO per consentire l'utilizzo dei Cookies oppure clicca su DECLINO per proseguire in forma anonima

04 Luglio 2025 Athens Exhibition Says the Revolution Could Begin on Your Plate | 04 Giugno 2025 Artforum, "Diana Anselmo" | 16 Aprile 2025 Frieze, "Must-See: The Tears of Karl Lagerfeld" | 16 Aprile 2025 Süddeutsche Zeitung Magazin, "Mit welcher Haltung kommt man in der Kunstwelt am weitesten, Maurizio Cattelan?" | 09 Aprile 2025 The Berliner, "Consider Listening: An exhibition urging calm amidst outrage" | 02 Aprile 2025 Wallpaper, "Aboard Gio Ponti's colourful Arlecchino train in Milan, a conversation about design with Formafantasma" | 26 Marzo 2025 Frieze, "Diego Marcon’s Films Conjure a Familiar, Grotesque World" | 19 Marzo 2025 Arts Hub, "1500-degree molten steel installation, inspired by Caravaggio, to drip from the ceiling of Mona" | 15 Maggio 2024 Frieze, "Silvia Rosi Gives Voice to Her Parents’ Migration Story" | 30 Marzo 2024 The Korea Times, "Foreigners Everywhere: Artist duo who inspired this year's Venice Biennale lands in Seoul" | 07 Febbraio 2024 Artnet News, "Ceramics Are as Contemporary as a Smartphone: Chiara Camoni on Her Tactile Sculptures"

agenda

indietro
"Arte Under 35: la sfida estera"

aggiornato al 31 Ottobre 2025

"Arte Under 35: la sfida estera"

Presentazione ad Artissima a Torino il 1° novembre 2025

Lo studio dell’Osservatorio Arte Contemporanea, presentato ad Artissima 2025 il 1° novembre e sostenuto da Intesa Sanpaolo, ha analizzato la nuova generazione di artisti italiani nati dal 1990 in poi, rappresentati dalle 176 gallerie italiane e internazionali presenti ad Artissima 2025.
Dall’indagine sono emersi 408 artisti under 35 rappresentati dalla gallerie di Artissima, di cui 83 italiani (20%) o formatisi in Italia. Su questo panel il gruppo di lavoro ha analizzato la loro visibilità e rappresentanza all’estero.

L’analisi ha considerato vari parametri — formazione internazionale, residenze, premi, mostre, presenza in gallerie e collezioni museali estere, partecipazioni a biennali e bandi come l’Italian Council,— per restituire un’immagine precisa del loro posizionamento nel mondo dell’arte. La maggior parte degli artisti appartiene alla fascia 30–35 anni, nata nella prima metà degli anni Novanta — una generazione che sta consolidando la propria presenza nel sistema internazionale. Gli artisti più giovani, nati dopo il 2000, si mostrano molto dinamici sul territorio nazionale e muovono i primi passi sulla scena estera.

Emergono dati significativi: la parità di genere (44 uomini e 39 donne) segna un cambiamento rispetto alle generazioni precedenti, suggerendo un sistema sempre più equo in termini di rappresentanza.

La formazione all’estero gioca un ruolo importante, l’ha scelta il 35% del campione, così come la partecipazione a residenze e premi per promuovere la carriera internazionale (22,9% e 25%), mentre è esigua l’applicazione ai bandi dell’Italian Council (3,6%).

La mappatura delle gallerie italiane rivela un panorama variegato, in cui la presenza di artisti nati dopo il 1990 cambia sensibilmente da caso a caso. Solo un gruppo ristretto di gallerie investe in modo sistematico sulle nuove generazioni, alla quale spesso appartengono loro stessi, costruendo vere e proprie “scuderie” di artisti under 35, mentre la maggioranza mantiene un approccio più selettivo, rappresentando un solo giovane artista.
Sul piano internazionale, emerge una rete sempre più dinamica. Molti giovani autori hanno già presentato il proprio lavoro all’estero in spazi indipendenti, gallerie o istituzioni tra Svizzera, Germania (nelle Kunsthalle e Kunsthaus), Regno Unito, Francia (Frac), Cina e Stati Uniti — i principali poli di riferimento del contemporaneo.

Dietro i numeri si intravedono traiettorie precise. Il 27% degli artisti italiani under 35 ha già realizzato più di una mostra personale all’estero, il 12% ne conta oltre tre, e un 10% supera le cinque. In tutto il 48% ha avuto personali.
Nelle collettive, la partecipazione internazionale è ancora più disseminata (70%): il 5% ha preso parte a più di venti mostre, il 10% a oltre dieci, il 16% a più di cinque, mentre un 30% non ha ancora avuto occasione di esporre all’estero.

La rappresentanza internazionale rimane un nodo aperto. L’83% degli artisti non ha ancora una galleria estera, ma i segnali di cambiamento sono evidenti: un 6% è già seguito da più gallerie in diversi Paesi, segno di una circolazione crescente e di un sistema che comincia a funzionare secondo logiche reticolari. In tutto sono rappresentati per il 16,8% del campione, così come le fiere internazionali (27,7%).

I rapporti diretti con gallerie internazionali — soprattutto a Londra, Berlino e Parigi — raccontano una generazione che non aspetta di essere “scoperta”, ma si muove in autonomia, intrecciando relazioni, collaborazioni e visibilità. È una mobilità indipendente, priva di rigide gerarchie, dove la geografia dell’arte si dilata oltre i confini nazionali.

Da sinistra a destra: Marilena Pirrelli, Michele Coppola, Luigi Fassi, Antonella Crippa, Sara Parodi

Oggi, esporre all’estero non è più solo un traguardo individuale, ma un indicatore di trasformazione sistemica: l’internazionalizzazione diventa parte integrante delle strategie di crescita, un dispositivo di legittimazione e, al tempo stesso, di libertà. La doppia o tripla rappresentanza permette agli artisti di diversificare pubblici e mercati, costruendo identità più sfaccettate e resilienti.

Infine, la presenza in Biennali e nelle collezioni museali è ancora per pochi: rispettivamente per il 10,8% e il 9,6% degli artisti esaminati.

In sintesi, la nostra analisi su Artissima 2025 mostra che la generazione di artisti italiani nati dopo il 1990 sta diventando rilevante nel panorama nazionale, ma contribuisce anche a ridefinire i rapporti tra scena italiana e contesti internazionali. Le traiettorie individuali, le strategie delle gallerie e la densità delle mostre personali all’estero segnalano un cambiamento strutturale: la mobilità e l’internazionalizzazione non sono più strumenti opzionali, ma condizioni intrinseche della carriera artistica contemporanea, e la nuova generazione italiana emerge come protagonista di un sistema sempre più interconnesso, flessibile e globalmente competitivo.

 

Lo studio è stato presentato il 1° novembre 2025 ad Artissima. 
 

Relatori: 
Michele Coppola, Executive Director Art, Culture and Heritage Intesa Sanpaolo, Director General Gallerie d’Italia; 
Luigi Fassi Direttore Artissima; 
Marilena Pirrelli, Giornalista, docente e analista dell’economia e del mercato dell’arte Osservatorio Arte Contemporanea; 
Sara Parodi, Wealth Advisor, Intesa Sanpaolo Private Banking, Wealth Management – Wealth Planning – Art Advisory

 

Moderatrice: 
Antonella Crippa, Art Advisory & Fair Value Coordinator Intesa Sanpaolo Art, Culture and Heritage – Group Chief Sustainability Officer Area

altre mostre

tutte le mostre
mostra09 Novembre 2025 La mostra di Paola Pivi "I don’t like it, I love it" inaugurata all'AGWA in Australia mostra05 Novembre 2025 Il Preis der Nationalgalerie 2026 va a Maurizio Cattelan mostra18 Settembre 2025 Italia e Lituania a Kaunas: Un Incontro tra Natura e Creatività Echoes Between Forests and Mountains è la mostra collaterale della 15ª Biennale di Kaunas (Lituania), nata dalla collaborazione tra la Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, l’Istituto Italiano di Cultura di Vilnius, la Biennale di Kaunas e la Biennale Gherdëina.
Allestita negli spazi del Kaunas City Museum e della Meno parkas Gallery, la mostra sarà aperta al pubblico dal 12 settembre al 9 novembre 2025. L’esposizione propone un dialogo stimolante tra artisti italiani — come il collettivo Atelier dell’Errore, Arnold Holzknecht (Val Gardena, 1960) e Ruth Beraha (Milano, 1986) — e artisti lituani, tra cui Aistė Ambrazevičiūtė, Andrius Arutiunian e Maximilian Oprishka.
Il percorso espositivo esplora la complessa relazione tra natura, mito, tecnologia e intervento umano, invitando lo spettatore a riflettere su processi ecologici, storie umane e futuri possibili. Le opere selezionate offrono nuove prospettive per guardare il mondo, mettendo in discussione la visione antropocentrica e rivelando la tensione tra bellezza, instabilità e mistero.
Il progetto si inserisce in un più ampio programma biennale (2025-2026) dedicato all’interscambio culturale tra Italia e Lituania, volto a promuovere i talenti artistici dei due paesi. La collaborazione si concluderà nel 2026, quando tre artisti lituani saranno ospiti della 10ª Biennale Gherdëina in Val Gardena (BZ), dal 29 maggio al 13 settembre.
Atelier dell’Errore (AdE) è un collettivo artistico con sede a Reggio Emilia, dedicato alle arti visive e performative. Fondato nel 2015 dall’artista Luca Santiago Mora, il gruppo è composto oggi da 11 giovani artisti neurodivergenti.
mostra18 Settembre 2025 Taipei Biennial 2025: Monia Ben Hamouda e Jacopo Benassi in Mostra La 14ª edizione della Taipei Biennial 2025, intitolata "Whispers on the Horizon" (Sussurri all'orizzonte), si terrà dal 1 novembre 2025 al 29 marzo 2026 presso il Taipei Fine Arts Museum (TFAM).
Curata da Sam Bardaouil e Till Fellrath la biennale esplorerà il concetto di "desiderio" e presenterà 54 artisti da 35 città, incluse 33 opere inedite e installazioni site-specific. Tra gli artisti figurano anche due italiani, Monia Ben Hamouda (Milano, 1991) e Jacopo Benassi (La Spezia, 1970). La mostra mira ad amplificare le voci di artisti più giovani e di metà carriera, con circa la metà dei partecipanti nati dopo il 1984. 
Pur eleggendo la scultura come medium predominante, il lavoro di Ben Hamouda (rappresentata da Chert Lüdde, Berlino; Selma Feriani, Tunisi, Londra) è orientato a una sintesi di diversi linguaggi espressivi, che si avvale di materiali differenti, in primo luogo le spezie, usate inizialmente come pigmenti e, quindi, integrate nell’opera per le loro qualità olfattive. Molti elementi del suo lavoro si legano alla storia personale e familiare, diventando veicolo di riflessione sulla relazione tra culture diverse, spesso generatrice di fraintendimenti e stereotipi. Jacopo Benassi (rappresentato da Francesca Minini, Milano) è un artista e fotografo italiano. Attivo fin dagli anni Ottanta, ha iniziato la sua ricerca attraverso ambienti legati alla musica underground, sviluppando nel tempo un linguaggio visivo personale e diretto, basato sull’uso del flash e su un’estetica cruda e istintiva. Il suo lavoro spazia tra fotografia, performance, pittura e installazione, mantenendo sempre un approccio intimo e materico.