04 Giugno 2025 Artforum, "Diana Anselmo" | 16 Aprile 2025 Frieze, "Must-See: The Tears of Karl Lagerfeld" | 16 Aprile 2025 Süddeutsche Zeitung Magazin, "Mit welcher Haltung kommt man in der Kunstwelt am weitesten, Maurizio Cattelan?" | 09 Aprile 2025 The Berliner, "Consider Listening: An exhibition urging calm amidst outrage" | 02 Aprile 2025 Wallpaper, "Aboard Gio Ponti's colourful Arlecchino train in Milan, a conversation about design with Formafantasma" | 26 Marzo 2025 Frieze, "Diego Marcon’s Films Conjure a Familiar, Grotesque World" | 19 Marzo 2025 Arts Hub, "1500-degree molten steel installation, inspired by Caravaggio, to drip from the ceiling of Mona" | 15 Maggio 2024 Frieze, "Silvia Rosi Gives Voice to Her Parents’ Migration Story" | 30 Marzo 2024 The Korea Times, "Foreigners Everywhere: Artist duo who inspired this year's Venice Biennale lands in Seoul" | 07 Febbraio 2024 Artnet News, "Ceramics Are as Contemporary as a Smartphone: Chiara Camoni on Her Tactile Sculptures"
mostra
indietro
aggiornato al 24 Gennaio 2025
Arcangelo Sassolino, unico artista Italiano alla II Biennale di arte Islamica di Jeddah
La mostra sarà aperta al pubblico dal 26 gennaio al 25 maggio 2025, al Western Hajj Terminal dell’Aeroporto King Abdulaziz.
Curatori di questa importante kermesse sono Julian Raby, Amin Jaffer nel suo ruolo di Direttore della Al Thani Collection e Abdul Rahman Azzam insieme all’artista saudita Muhannad Shono per la sezione di Arte Contemporanea. La Biennale è un’occasione per avere un punto di vista unico sulle modalità con cui la cultura resiste nel contesto di grande trasformazione che sta avvenendo in Arabia Saudita all’interno di una cornice complessiva di riferimenti internazionali.
Arcangelo Sassolino è l’unico artista italiano invitato da Muhannad Shono a creare un’opera site-specific per la Biennale d’Arte Islamica di Jeddah. Shono e Sassolino si sono incontrati durante la 59ma Esposizione Internazionale di Arte a Venezia, dove Shono rappresentava l’Arabia Saudita e Sassolino il Padiglione di Malta.
Memory of becoming è il titolo dell’installazione di Arcangelo Sassolino progettata appositamente per la Biennale d’Arte Islamica a Jeddah, Sassolino ha pensato con grande attenzione questo lavoro affinché rispecchiasse le caratteristiche proprie di una Biennale che esplora e celebra le connessioni dell’arte, della cultura e della spiritualità.
ARCANGELO SASSOLINO
Memory of becaming
And All That Is In Between
Biennale d’Arte Islamica
25 gennaio - 25 maggio 2025
Western Hajj Terminal dell’Aeroporto Internazionale King Abdulaziz
Jeddah, Arabia Saudita
altre mostre
tutte le mostre
Argilla e tessuto – due dei materiali più antichi ed eloquenti dell'umanità – si ergono come testimoni profondi dell'esperienza umana. Attraverso impronte, trame e segni, questi materiali conservano tracce intime del gesto e dell'intenzione, creando registri permanenti del movimento nel tempo. Questa mostra riunisce dieci artisti contemporanei del Mediterraneo, del Medio Oriente e delle loro diaspore, che sfruttano l'innata capacità di memoria e testimonianza di questi materiali.
Francesco Simeti crea opere stratificate che attingono a discorsi sociali, filosofici e ambientali, esplorando in particolare la natura duale dell’acqua attraverso collage digitali site-specific e installazioni tessili. Attraverso immagini sovrapposte che uniscono fonti storiche e contemporanee, le sue opere tracciano la trasformazione dei paesaggi naturali, sfruttando la mutevolezza intrinseca del tessuto per riflettere sui cambiamenti ecologici e sull’intervento umano. mostra26 Maggio 2025

Nato a Trieste nel 1955, Massini si trasferì a Napoli a metà degli anni '70 per studiare all'Accademia di Belle Arti. Attualmente vive e lavora a Treviso, in Italia. Il suo precoce contatto sia con le tradizioni classiche che con i movimenti modernisti pose le basi per il suo approccio innovativo alla pittura e alle tecniche miste. La sua arte è caratterizzata da modulazioni ritmiche, superfici intricate e una meticolosa stratificazione di pigmenti e materiali, che danno vita a dipinti che sfiorano la tridimensionalità - ricchi di profondità sia visiva che tattile.
Lo stile di Massini sfida ogni facile classificazione. Descrivendo il suo approccio come "meta-storico", evoca un regno visivo che fonde un'iconografia senza tempo con processi materiali contemporanei. Eteree guglie di chiese, fioriture, imbarcazioni, ampolle, anfore e calici antichi appaiono su fondi opachi e laccati, trasformando soggetti quotidiani o folcloristici in forme incantate. Le sue composizioni pulsano di energia, coinvolgendo lo spettatore in un dialogo tra semplicità e complessità, ripetizione e variazione, caos e ordine.
Centrale nella filosofia artistica di Massini è il suo processo meditativo. Incide linee sottili e ripetitive e curve su ogni superficie con una concentrazione quasi simile alla trance, riflettendo su simboli universali che trascendono tempo e spazio. Questo profondo coinvolgimento con la fisicità del medium produce opere che si percepiscono come esperienziali tanto quanto visive - composizioni che riecheggiano cicli naturali e invitano a una quieta contemplazione.
Le opere di Massini sono state presentate in numerose mostre internazionali, tra cui Cassina Projects, Milano (novembre 2025); Forma Gallery, Parigi (2023); Kunsthalle Budapest, Ungheria (2005); MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna, Italia (2003); e il Museum der Moderne, Salisburgo, Austria (2000), tra gli altri.
Questa presentazione alla June Art Fair offre una rara opportunità di incontrare le opere di Massini del primo XXI secolo in un contesto focalizzato, rivelando la continuità della sua visione e riaffermando la sua posizione come voce unica nella pittura contemporanea italiana.
(comunicato stampa) mostra14 Maggio 2025

"The World Tree" (L’Albero del Mondo) è il titolo di questa edizione, concepita come un progetto polifonico che dialoga con l’ecosistema artistico del Guatemala e della Mesoamerica, ribadendo la capacità dell’arte di unire mondi lontani. In un contesto globale segnato da tensioni e conflitti, questa Biennale si erge a simbolo del potenziale dell’arte nel coltivare comprensione, celebrare la diversità e promuovere unità e inclusione.
Pioniera nella promozione e nello sviluppo dell’arte in Centroamerica, la Biennale d’Arte Paiz è uno degli eventi più importanti dell’arte contemporanea nella regione dal 1978, classificandosi come la sesta Biennale più antica al mondo e la seconda in America Latina.
La Biennale è un progetto culturale della Fundación Paiz, organizzazione no-profit che da oltre quarant’anni sostiene lo sviluppo dell’educazione e della cultura in Guatemala, con la ferma convinzione che l’arte sia uno strumento essenziale per il progresso sociale.
Altri partecipanti saranno annunciati nei prossimi mesi. mostra13 Maggio 2025

La mostra è incentrata sui diritti e sul benessere degli animali, evidenziando la necessità di riconoscere e difendere le vite degli animali non umani in un mondo antropocentrico che li emargina, li opprime e li brutalizza. La mostra si ispira all'omonimo testo fondamentale di John Berger, “Perché guardare gli animali?”. (1980), che esplora il rapporto animale-uomo nella modernità e il modo in cui gli animali sono stati emarginati nelle società umane. Con la partecipazione di oltre 60 artisti provenienti da quattro continenti e con più di 200 opere che occupano tutti i piani del Museo, Why Look at Animals? è la più grande mostra mai organizzata da EMΣT e la prima grande mostra sui diritti degli animali non umani a livello internazionale.
Nell'immagine: Tiziana Pers, Saut dans le vide (still), 2016, Courtesy of the artist