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Arcangelo Sassolino al MONA Museum of Old and New Art in Australia

aggiornato al 19 Marzo 2025

Arcangelo Sassolino al MONA Museum of Old and New Art in Australia

Lo scultore italiano Arcangelo Sassolino inaugura la sua prima personale in Australia al Museum of Old and New Art (MONA) dal 7 giugno 2025 al 6 aprile 2026. Dalle gocce di acciaio ai blocchi di legno che si spezzano, in the end, the beginning presenta una selezione di sculture cinetiche che spingono la materia al limite, e viene presentata in anteprima durante il Dark Mofo, il festival del solstizio di metà inverno della Tasmania che quest'anno torna a pieno regime.

L'opera che dà il titolo alla mostra, in the end, the beginning, si troverà in una delle gallerie sotterranee del MONA. Riscaldato a 1500°C, l’acciaio fuso cola dal soffitto e, toccando il suolo, genera un'esplosione di scintille incandescenti. Quest'opera è una nuova versione della celebre installazione Diplomazija astuta, originariamente creata per il Padiglione di Malta alla Biennale di Venezia del 2022, in cui Sassolino ha utilizzato la luce dell'acciaio fuso per evocare il chiaroscuro dell’opera di Caravaggio del 1608, La decapitazione di San Giovanni Battista, oggi conservata a La Valletta.
Attraverso la fusione tra arte e fisica, Arcangelo Sassolino esplora i limiti della materia e le forze che la governano. Le sue opere, realizzate con materiali industriali, incarnano tensione, precarietà e trasformazione continua. Compressione, velocità, gravità e calore diventano strumenti per innescare processi che si consumano in tempo reale, dando forma a installazioni dinamiche dove l’energia si manifesta nel suo stato più puro. Ogni scultura è un sistema in cui il tempo non è solo un elemento costruttivo, ma un meccanismo inarrestabile che alimenta l’attesa e l’inevitabilità dell’azione. Sassolino non si limita a rappresentare la forza, ma la attiva, rendendola protagonista di esperienze viscerali che evocano la fragilità della materia e dell’esistenza stessa.

Al MONA, Sassolino presenterà altre cinque sculture insieme a in the end, the beginning che evidenziano la sua incessante esplorazione della materia e dei limiti fisici della stessa. Tra queste, violenza casuale è un’opera in cui una trave di legno viene sottoposta alla pressione di un pistone idraulico, fino a spezzarsi in modo improvviso e incontrollabile, generando schegge e frammenti. Un simile sistema di tensione e fragilità è visibile in paradoxical nature of life, dove una lastra di vetro si piega sotto il peso di un grande masso e in marcus, uno pneumatico schiacciato e deformato da una morsa in acciaio. Saranno inoltre esposte due versioni di no memory without loss, dischi di tre metri di diametro fissati alle pareti, sulla cui superficie è applicato un olio industriale ad alta viscosità che, ruotando lentamente, si spande e gocciola al suolo.

"in the end, the beginning" apre il 7 giugno 2025 fino al 6 aprile 2026.

Foto credit: Ginevra Formentini

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