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approfondimenti fiscali

La Fiscalità nella circolazione
di opere d’arte

Il mercato dell’arte si configura non solo come un ambito culturale e professionale per artisti e curatori, ma anche come un settore economico di rilievo, capace di attrarre l’interesse di investitori, collezionisti, istituzioni e professionisti. La regolamentazione fiscale e normativa che ne disciplina le dinamiche risulta tuttavia eterogenea a livello internazionale, con significative differenze da un ordinamento all’altro. In questo contesto, un’analisi comparativa si rivela essenziale per cogliere le opportunità e affrontare le criticità che caratterizzano le operazioni transfrontaliere nel mondo dell’arte.

Nel tentativo di offrire una panoramica organica, sono stati presi in esame alcuni tra i Paesi più rilevanti – sia europei che extraeuropei – per comprendere come differenti sistemi giuridico-fiscali si rapportino alla circolazione, alla detenzione e alla trasmissione delle opere d’arte.

 

Sezione a cura dello Studio Lombard DCA

© La riproduzione dei contenuti è riservata

Persone fisiche

In Spagna, la vendita di un'opera d'arte da parte del suo creatore è sempre considerata come reddito da lavoro autonomo (e tassata come tale). 

 

Invece, la vendita da parte di una persona diversa dal creatore può essere qualificata come plusvalenza o come attività di lavoro autonomo, a seconda delle circostanze:

 

  1. Se la vendita avviene come atto di gestione di un patrimonio di beni privati e non eccede la "comune" gestione dei beni, allora è classificata come una plusvalenza da includere nella "base di risparmio" pagando l'imposta sul reddito a un'aliquota che va dal 19% al 23%. La plusvalenza è calcolata come differenza tra il costo di acquisizione (prezzo di acquisto più le tasse e le spese direttamente connesse all'acquisto, oltre a qualsiasi investimento effettuato sull'opera) e il valore di trasferimento (prezzo di vendita meno le spese e le imposte direttamente connesse all’operazione).

 

  1. Se la vendita è effettuata secondo un piano prestabilito, con l'impiego di risorse umane e materiali che implicano un rilevante ammontare di capitale e di forza lavoro e che comporta un rischio economico, allora si qualificherà come reddito da lavoro autonomo. In questo caso, le spese sostenute nel corso delle vendite, nonché le perdite, possono essere compensate con il reddito derivante dall'attività di vendita. In questo caso, i proventi della vendita sono inclusi nel reddito di “base generale” e soggetti ad aliquote d'imposta che vanno dal 18,50% al 48%.

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Persone giuridiche

In Spagna, le vendite nette risultanti dal commercio di opere d’arte da parte di persone giuridiche sono soggette all'imposta sul reddito delle società con aliquota del 25%. Le spese relative all'attività sono generalmente deducibili.

 

Si noti che nel caso in cui le opere d'arte vengano considerate in bilancio come investimento (invece che come inventario), alle opere non si applica l'ammortamento e le spese di conservazione, riparazione e riabilitazione devono essere considerate come un incremento di valore dell'opera d'arte anziché una spesa dell'esercizio. 

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Persone fisiche e giuridiche a confronto: da un punto di vista fiscale, il possesso e la vendita di opere d’arte per chi è più vantaggioso?

In Spagna, quando una collezione d'arte è detenuta da una società, diminuisce il rischio per gli azionisti di essere qualificati come lavoratori autonomi e vedere dunque le vendite di opere d’arte tassate come reddito da lavoro autonomo. 

 

Inoltre, quando il profitto netto derivante dalla vendita di opere d'arte supera i 55.000 euro, l'aliquota fiscale media risultante dall'imposta sul reddito delle persone fisiche è pari all'aliquota forfettaria dell'imposta sul reddito delle società (25%). Pertanto, a seconda dell'ammontare del profitto netto, potrebbe essere consigliabile costituire una persona giuridica per svolgere l'attività di commercio d'arte.

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Tassazione su successioni e donazioni

In Spagna, l'imposta sulle successioni e sulle donazioni trova regolamentazione sia a livello statale che a livello regionale. 

 

A livello statale, l’aliquota dell’imposta varia tra il 7,65% e il 34% a seconda del valore trasferito. Inoltre, sono previste delle esenzioni sulla base del legame di parentela:

  • Per i figli di età inferiore a 21 anni (cosiddetto “Gruppo 1”), è prevista un’esenzione di € 15.957, più un'ulteriore detrazione di € 3.990 per ogni anno di età inferiore ai 21 anni (per un’esenzione massima di € 47,858)
  • Per i figli di età superiore ai 21 anni, coniugi, partner civili registrati, genitori, nipoti, nonni e bisnonni (cosiddetto “Gruppo 2”), è prevista un’esenzione di € 15.957.
  • Per i parenti di secondo e terzo grado (cosiddetto “Gruppo 3”), è prevista un’esenzione di € 7.933.
  • Per gli altri soggetti (cosiddetto “Gruppo 4”), non è prevista alcuna esenzione fiscale.

 

Comunque le Comunità Autonome possono determinare le regole su aspetti molto importanti dell'accertamento fiscale, come i crediti, gli sgravi fiscali, le riduzioni della base imponibile, l'entità dell'imposta, ecc. Così in alcune regioni, come Madrid, le Isole Canarie o l'Andalusia, l'impatto dell'imposta sulle successioni e donazioni è quasi pari a zero, perché i parenti stretti in queste regioni hanno diritto ad uno sgravio fiscale del 99%. Al contrario, in altre regioni, come la Cantabria o la Catalogna, l'imposta di successione e donazione ha un forte impatto sui beni trasferiti.

 

Le opere d'arte e gli oggetti d'antiquariato, se rispettano determinate criteri, beneficiano di una riduzione del 95% sul loro valore quando li si considera come parte della base imponibile per l'imposta di successione e donazione. Tale beneficio si applica solo a figli e al coniuge del defunto o del donatore. Le opere che beneficiano di tale riduzione sono le seguenti:

  • Oggetti d'antiquariato con meno di 100 anni (considerati beni domestici);
  • Opere debitamente registrate presso il Registro Generale dei Beni Culturali o nell'Inventario generale dei beni mobili di cui alla legge spagnola sul patrimonio storico;
  • Opere che costituiscono il patrimonio storico di qualsiasi Comunità Autonoma che siano debitamente registrati;
  • Opere che non superano le soglie stabilite dalla legge:
    • € 90.151,81 per i dipinti e le sculture con meno di 100 anni;
    • € 60.101,21 per dipinti di almeno 100 anni, collezioni di oggetti d'arte/ culturali/ oggetti d'antiquariato;
    • € 42.070,84 per sculture e bassorilievi di almeno 100 anni, collezioni di disegni/ incisioni/ libri/ documenti/ strumenti musicali/ mobili;
    • € 30.050,60 per tappeti, arazzi e tessuti storici;
    • € 18.030,36 per un singolo disegno, incisione, libro o manoscritto;
    • € 9.015,18 per uno strumento musicale, ceramiche, porcellane, cristalli;
    • € 6.010,12 per gli oggetti archeologici;
    • € 2.404,04 per gli oggetti etnografici;
  • Opere prestate a musei o a organizzazioni senza scopo di lucro per la loro esposizione al pubblico (l’esenzione è concessa per la durata del prestito);
  • Opere dell'artista.

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Disposizioni fiscali speciali per trust e fondazioni

In Spagna, le fondazioni spagnole possono rappresentare un veicolo efficiente per la proprietà delle collezioni d'arte. In primis, la conservazione, riparazione ed esposizione di opere d'arte rientrano nell'ambito delle attività che questo tipo di entità giuridica può svolgere secondo la legislazione spagnola. Inoltre, in linea generale, tutti i redditi percepiti dalla fondazione sono esenti da imposte se vengono utilizzati per raggiungere lo scopo che si è prefissata.

 

Il trust come strumento per il trasferimento di beni in caso di eredità non comporta particolari vantaggi fiscali: infatti, ai fini dell'imposta di successione, i beni ricevuti dai beneficiari tramite il trust sono considerati come ricevuti direttamente dal defunto alla data della sua morte, come se il trust non fosse stato affatto costituito. Di conseguenza si applicano le esenzioni fiscali sulla base del legame di parentela tra il disponente e il beneficiario.

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Vendita all'interno dei confini nazionali

IVA sulla vendita di opere d'arte

21%

IVA ridotta al 10%

se il venditore è l'artista o imprenditore con diritto

IVA su transazioni all’interno dei confini nazionali

In Spagna, l'imposizione indiretta nel settore dell'arte coinvolge due diverse voci fiscali. 

 

Quando il venditore è un singolo professionista o una persona giuridica (transizioni B2B o B2C), il trasferimento dell'opera d'arte è soggetto a IVA. L'aliquota IVA ordinaria è del 21%. Se il venditore è l'artista o qualsiasi altro imprenditore che ha il diritto di dedurre interamente l'IVA a monte, l’aliquota applicabile è pari al 10%.

 

Quando il venditore è una persona fisica che non è considerata un mercante d'arte professionista (transizioni C2C o C2B), l'acquirente è tenuto a pagare l'imposta sul trasferimento, che è gestita e riscossa dalle Comunità autonome.  L'imposta dovuta, calcolata come aliquota forfettaria sul valore di mercato dell'opera d'arte trasferita, può variare da una Comunità autonoma all'altra (l'aliquota varia dall'1% all'8%).

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IVA e imposte doganali su transazioni che attraversano i confini nazionali

Vendita oltre i confini nazionali

IVA sull'importazione di opere d'arte

10%

le esportazioni sono esenti da IVA

In Spagna, le importazioni di opere d'arte, come definite nella Legge sull'IVA, sono soggette all'IVA del 10%, indipendentemente dall'acquirente. 

A loro volta, le esportazioni sono completamente esenti da IVA.

 

Le vendite intracomunitarie sono completamente esenti da imposte in Spagna nelle operazioni in cui l’acquirente è un’impresa (operazioni B2B), mentre pagano l'IVA spagnola nelle operazioni in cui l’acquirente è un privato (operazioni B2C).

 

Inoltre, l'esportazione di opere d'arte e di antiquariato protette è soggetta al pagamento di una tassa pubblica. Si considerano beni protetti gli oggetti d'antiquariato con più di 100 anni e le opere d'arte e d'antiquariato debitamente registrate nel Registro Generale dei Beni Culturali o nell'Inventario Generale dei Beni Mobili di cui alla Legge spagnola sul Patrimonio Storico. Inoltre, nel caso di esportazione al di fuori dei Paesi dell'UE, si considerano beni protetti anche gli oggetti d'arte e d'antiquariato di cui all'allegato I del Regolamento UE 116/2009. La tassa pubblica applicabile in questi casi prevede le seguenti aliquote:

  • 5% per un valore fino a € 6.010,12;
  • 10% per un valore fino a € 60.101,21;
  • 20% per un valore fino a € 601.012,10;
  • 30% per un valore eccedente la soglia di € 601.012,10.

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Misure fiscali a favore del mecenatismo

In Spagna, la legge sul Mecenatismo (Ley 49/2002) è la norma di riferimento per le agevolazioni fiscali applicabili a donazioni, doni, convenzioni e collaborazioni aziendali in favore di enti senza scopo di lucro e attività culturali dichiarate di interesse generale.

 

Le detrazioni fiscali per donazioni da parte di persone fisiche (IRPF) sono:

  • 80% di detrazione per i primi 150 € donati.
  • 35% (fino al 40% per donazioni ricorrenti) per l’importo eccedente.

Per le Società (IS) le detrazione sono pari al 35% dell’importo donato (fino al 40% se la donazione è effettuata per almeno 3 anni consecutivi allo stesso beneficiario).

Le opere d’arte possono essere donate a musei, fondazioni o altre istituzioni culturali riconosciute.

Le donazioni in natura possono beneficiare delle stesse detrazioni fiscali previste per le donazioni in denaro, a condizione che siano valutate e accettate ufficialmente.

 

Le imprese possono sostenere eventi, mostre o restauri tramite convenzioni di collaborazione, ottenendo vantaggi fiscali e visibilità pubblica. Le sponsorizzazioni culturali permettono la deduzione delle spese come spese di pubblicità deducibili al 100% nel reddito d’impresa. Alcune iniziative possono essere dichiarate “di interesse culturale” dal governo spagnolo. In questi casi, i progetti godono di incentivi fiscali potenziati, incluse percentuali di deduzione maggiori per i donatori o sponsor.

 

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Antiriciclaggio

In Spagna, la normativa di riferimento è la Legge 10/2010 sulla prevenzione del riciclaggio di denaro e del finanziamento del terrorismo. Gli operatori del settore artistico sono tenuti a registrarsi e ad applicare procedure di verifica dell’identità per le transazioni di importo elevato. 

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Aggiornamenti normativi

In Spagna, la vendita di opere d’arte è generalmente soggetta a un’aliquota IVA del 21%. Tuttavia, se il venditore è l’artista stesso, si applica un’aliquota ridotta del 10%. Le esportazioni sono esenti da IVA. Nelle transazioni tra privati (C2C), può essere prevista un’imposta, sul trasferimento.

 

 

 

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