04 Giugno 2025 Artforum, "Diana Anselmo" | 16 Aprile 2025 Frieze, "Must-See: The Tears of Karl Lagerfeld" | 16 Aprile 2025 Süddeutsche Zeitung Magazin, "Mit welcher Haltung kommt man in der Kunstwelt am weitesten, Maurizio Cattelan?" | 09 Aprile 2025 The Berliner, "Consider Listening: An exhibition urging calm amidst outrage" | 02 Aprile 2025 Wallpaper, "Aboard Gio Ponti's colourful Arlecchino train in Milan, a conversation about design with Formafantasma" | 26 Marzo 2025 Frieze, "Diego Marcon’s Films Conjure a Familiar, Grotesque World" | 19 Marzo 2025 Arts Hub, "1500-degree molten steel installation, inspired by Caravaggio, to drip from the ceiling of Mona" | 15 Maggio 2024 Frieze, "Silvia Rosi Gives Voice to Her Parents’ Migration Story" | 30 Marzo 2024 The Korea Times, "Foreigners Everywhere: Artist duo who inspired this year's Venice Biennale lands in Seoul" | 07 Febbraio 2024 Artnet News, "Ceramics Are as Contemporary as a Smartphone: Chiara Camoni on Her Tactile Sculptures"
approfondimenti fiscali
La Fiscalità nella circolazione
di opere d’arte
Il mercato dell’arte si configura non solo come un ambito culturale e professionale per artisti e curatori, ma anche come un settore economico di rilievo, capace di attrarre l’interesse di investitori, collezionisti, istituzioni e professionisti. La regolamentazione fiscale e normativa che ne disciplina le dinamiche risulta tuttavia eterogenea a livello internazionale, con significative differenze da un ordinamento all’altro. In questo contesto, un’analisi comparativa si rivela essenziale per cogliere le opportunità e affrontare le criticità che caratterizzano le operazioni transfrontaliere nel mondo dell’arte.
Nel tentativo di offrire una panoramica organica, sono stati presi in esame alcuni tra i Paesi più rilevanti – sia europei che extraeuropei – per comprendere come differenti sistemi giuridico-fiscali si rapportino alla circolazione, alla detenzione e alla trasmissione delle opere d’arte.
Sezione a cura dello Studio Lombard DCA
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Persone fisiche
In Olanda, le opere d'arte sono soggette all'imposta sul reddito personale solo se detenute come forma di investimento. In tal caso, il reddito generato dalla vendita dell’opera rientra tra il reddito da risparmi e investimenti (cd. Box 3), soggetto alla tassazione ad aliquota fissa del 31%.
Nel 2025, il sistema prevede un'imposta del 36% sul rendimento presunto del patrimonio netto, calcolato come segue:
- Fino a €57.684: rendimento presunto dell'1,44%;
- Da €57.684 a €1.013.000: rendimento presunto del 4,86%;
- Oltre €1.013.000: rendimento presunto del 5,39%.
Le opere d'arte rientrano in questa tassazione se il loro valore complessivo supera la soglia di esenzione di €57.684. Tuttavia, se le opere sono utilizzate esclusivamente per scopi personali (ad esempio, come decorazione domestica) e non come investimento, possono essere escluse da questa tassazione. In tal caso, è necessario che l'uso personale sia prevalente, ovvero che almeno il 70% dell'uso sia personale, e che non vi sia l'intento di investimento. In altre parole, le plusvalenze derivanti dalla cessione di opere d'arte si considerano incluse nel rendimento nozionale ponderato e non sono quindi tassate separatamente.
Nel caso in cui un soggetto acquisti e venda regolarmente opere d'arte in modo tale da essere considerato come un’attività commerciale, il reddito realizzato dalla cessione delle opere rientra tra il reddito da occupazione e abitazione (cd. Box 1) e viene tassato con aliquote progressive (in generale a partire dal 37,10% per i redditi fino a € 68.507 e 49,50% per i redditi superiori a 68.507 euro).
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Persone giuridiche
In Olanda, solo gli enti che svolgono attività commerciali sono soggetti all’imposta sul reddito delle società; in caso contrario (come, ad esempio, le fondazioni che non svolgono attività commerciali), si può affermare che l'entità è trasparente ai fini del CIT: le attività e le passività di tale entità sono successivamente attribuite ai beneficiari finali. Inoltre, le entità con capitale suddiviso in azioni sono sempre soggette alla tassa sul reddito delle società.
Le aliquote dell'imposta sul reddito delle società in Olanda per l'anno 2022 erano le seguenti:
- 15% sui profitti fino a €395.000;
- 25,8% sui profitti eccedenti tale importo.
Queste aliquote si applicano ai profitti derivanti dalla vendita di opere d'arte, a condizione che l'attività sia considerata commerciale. Le spese direttamente connesse all'attività commerciale, come i costi di acquisizione e le spese operative, sono generalmente deducibili dalle imposte, riducendo così il reddito imponibile.
Alcune entità, come le fiscal investment institutions (FBI), possono beneficiare di un'aliquota dell'imposta sul reddito delle società pari a 0%, a condizione che i profitti siano distribuiti ai partecipanti entro otto mesi dalla fine dell'anno fiscale. Inoltre, le entità con capitale suddiviso in azioni sono sempre soggette alla tassa sul reddito delle società.
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Persone fisiche e giuridiche a confronto: da un punto di vista fiscale, il possesso e la vendita di opere d’arte per chi è più vantaggioso?
In Olanda, poiché non esiste un'esenzione applicabile alle opere d'arte detenute da una persona giuridica, è più vantaggioso detenere le opere d'arte privatamente, soprattutto quando non sono detenute come investimento.
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Tassazione su successioni e donazioni
In Olanda, l'imposta sulle donazioni o sulle successioni viene riscossa sul valore totale dei beni ricevuti da una persona residente nei Paesi Bassi al momento della donazione o della sua morte. Il luogo di residenza o la nazionalità della persona che riceve i beni è irrilevante.
L'aliquota d'imposta è la seguente:
- per i beni ricevuti da "partner fiscali" o genitori è del 10% fino a € 154.197 e del 20% per importi superiori;
- per i beni ricevuti da nonni è del 18% fino a € 154.197 e del 36% per importi superiori;
- per i beni ricevuti da altri soggetti è del 30% fino a € 154.197 e del 40% per importi superiori.
Le organizzazioni di pubblica utilità sono esenti dall'imposta di successione o donazione su eredità e donazioni che l'istituzione utilizza nell'interesse pubblico.
C’è la possibilità di pagare parte dell'imposta di successione dovuta con le opere d'arte ricevute. Questa possibilità, definita "accordo di remissione", è vantaggiosa perché l'imposta di successione dovuta viene accreditata con un 20% aggiuntivo sul valore di mercato delle opere d'arte utilizzate per pagare l'accertamento. Il regime è applicabile per le opere d'arte di interesse storico-culturale nazionale o storico-artistico.
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Disposizioni fiscali speciali per trust e fondazioni
In Olanda, il trasferimento di beni tramite trust è soggetto all’imposta sulle successioni e sulle donazioni. Alla morte del disponente, il beneficiario eredita i beni del trust e, di conseguenza, è soggetto all’imposta di successione.
In linea generale, le donazioni a favore di fondazioni senza scopo di lucro sono soggette alla tassa sulle donazioni, tuttavia, in alcuni casi specifici in cui le fondazioni sono utilizzate per separare la proprietà legale da quella economica di determinati beni, risultano trasparenti ai fini fiscali. In determinate condizioni, una fondazione viene ignorata per le norme sulla successione e sull'ereditarietà forzata.
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IVA su transazioni all’interno dei confini nazionali
Vendita all'interno dei confini nazionali
IVA sulla vendita di opere d'arte
21%
IVA ridotta al 9%
se il venditore è l'artista o fornitore con diritto
In Olanda, l’aliquota IVA generale è del 21%.
Tuttavia, nel caso in cui le opere d'arte vengano vendute dall'artista (o da una persona che ne fa le veci, ad esempio in caso di eredità) o da un fornitore che ha diritto alla detrazione completa dell'IVA a monte, l’aliquota IVA applicabile è pari al 9%.
Se invece l’opera è venduta attraverso l'intermediazione di una galleria, quest'ultima deve in linea di principio applicare l'aliquota IVA generale del 21% sulla sua commissione di intermediazione.
Se non si gode dell’aliquota IVA ridotta, è possibile applicare la disposizione speciale che permette di calcolare l'IVA solo sul margine di profitto, determinato sulla base della differenza tra gli importi totali pagati e ricevuti nel periodo a cui si riferisce la dichiarazione IVA. L'IVA pagata come IVA a monte non può essere dedotta. Questa disposizione si applica in caso di vendite tramite intermediari (gallerie, mercanti d’arte, ecc.) o aste. Tuttavia, il venditore può comunque optare per l'applicazione della disposizione normale e calcolare l'IVA sulla base del compenso ricevuto per la vendita delle opere e quindi dedurre l’IVA a monte.
I commercianti d'arte possono inoltre optare per il regime del margine, che consente di applicare l'IVA solo sulla differenza tra il prezzo di vendita e il prezzo di acquisto dell'opera (il margine di profitto), anziché sull'intero prezzo di vendita.
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IVA e imposte doganali su transazioni che attraversano i confini nazionali
Vendita oltre i confini nazionali
IVA sull'importazione di opere d'arte
9%
le esportazioni sono generalmente esenti da IVA
In Olanda, l’importazione di opere d’arte è soggetta all'aliquota IVA del 9%, a condizione che siano soddisfatti i requisiti per l'applicazione di questa aliquota IVA ridotta. Questa aliquota si applica a specifici beni e servizi, tra cui le opere artistiche, come indicato nella guida alle aliquote IVA olandesi.
Per quanto riguarda le vendite di opere d'arte verso altri Paesi membri dell'UE, il trattamento IVA dipende dalla natura dell'acquirente:
- Acquirente soggetto passivo IVA (impresa): la transazione può essere trattata come una cessione intracomunitaria, in cui l'IVA è applicata nel Paese di destinazione.
- Acquirente non soggetto passivo IVA (privato): l'IVA è generalmente applicata nel Paese del fornitore.
In alternativa, i rivenditori possono optare per il regime del margine, che consente di calcolare l'IVA solo sul margine di profitto, determinato dalla differenza tra il prezzo di vendita e il prezzo di acquisto. Tuttavia, è importante notare che, in base alla sentenza della Corte di Giustizia UE (causa C-180/22), l'IVA assolta sull'acquisto intracomunitario non può essere detratta e deve essere inclusa nella base imponibile della successiva rivendita.
Infine, la vendita di opere d'arte verso Paesi extra-UE ) sono generalmente esenti da IVA, secondo quanto previsto dalla normativa IVA nazionale in conformità con la Direttiva IVA dell’UE.
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Misure fiscali a favore del mecenatismo
In Olanda, le donazioni a favore di istituzioni culturali danno diritto a deduzioni fiscali, per un limite massimo del 10% del reddito lordo. Se l’organizzazione beneficiaria è un’istituzione riconosciuta di pubblica utilità, gli sgravi fiscali possono arrivare fino al 150% dell'importo della donazione (con un limite massimo di € 2.500 in più rispetto all’importo donato). Le donazioni da parte di imprese a istituzioni pubbliche sono deducibili dal reddito d’impresa imponibile con un limite del 6%.
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Antiriciclaggio
In Olanda, il mercato dell’arte è soggetto a precise normative antiriciclaggio, in linea con le direttive europee. Queste misure si applicano a soggetti come gallerie, mercanti d’arte, case d’asta e altri operatori del settore, soprattutto nel caso di transazioni che raggiungono o superano la soglia di 10.000 euro, anche se suddivise in più operazioni collegate.
Chi opera nel settore ha l’obbligo di identificare i clienti, verificare l’identità dei beneficiari effettivi e, in presenza di operazioni sospette, effettuare una segnalazione alla Financial Intelligence Unit (FIU-Nederland). Inoltre, la normativa richiede che tutte le informazioni raccolte siano conservate per almeno cinque anni, così da garantire la tracciabilità delle operazioni.
L’inadempimento di tali obblighi può comportare sanzioni amministrative e, nei casi più gravi, anche penali. Queste regole mirano a rafforzare la trasparenza e a prevenire l’utilizzo del mercato dell’arte per finalità illecite, come il riciclaggio di denaro o il finanziamento del terrorismo.
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Aggiornamenti normativi
In Olanda è in corso l’elaborazione di un disegno di legge finalizzato al recepimento del pacchetto normativo europeo in materia di antiriciclaggio, noto come “European AML package”. La sua presentazione al Parlamento è prevista per l’inizio del 2026. Nel frattempo, a partire dal 2025, sono stati introdotti nuovi requisiti che elevano gli standard qualitativi delle segnalazioni di operazioni sospette (SAR), imponendo alle istituzioni finanziarie di trasmettere informazioni più dettagliate e pertinenti, al fine di rafforzare l’efficacia del sistema di contrasto al riciclaggio.
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