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approfondimenti fiscali
La Fiscalità nella circolazione
di opere d’arte
Il mercato dell’arte si configura non solo come un ambito culturale e professionale per artisti e curatori, ma anche come un settore economico di rilievo, capace di attrarre l’interesse di investitori, collezionisti, istituzioni e professionisti. La regolamentazione fiscale e normativa che ne disciplina le dinamiche risulta tuttavia eterogenea a livello internazionale, con significative differenze da un ordinamento all’altro. In questo contesto, un’analisi comparativa si rivela essenziale per cogliere le opportunità e affrontare le criticità che caratterizzano le operazioni transfrontaliere nel mondo dell’arte.
Nel tentativo di offrire una panoramica organica, sono stati presi in esame alcuni tra i Paesi più rilevanti – sia europei che extraeuropei – per comprendere come differenti sistemi giuridico-fiscali si rapportino alla circolazione, alla detenzione e alla trasmissione delle opere d’arte.
Sezione a cura dello Studio Lombard DCA
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Persone fisiche
In Francia, la vendita di opere d'arte (come l'esportazione "non temporanea" di opere d'arte al di fuori dell'UE) da parte di persone fisiche è soggetta all'imposta sul capital gain ("taxe forfaitaire sur les objets précieux" - TFOP) se il prezzo di vendita (o il valore doganale) supera i € 5.000. Tale imposta prevede un’aliquota forfettaria del 6%, più un'imposta sociale dello 0,5% (per un’aliquota totale del 6,5%), da applicare sulla base del prezzo di vendita (o valore doganale).
Esenti dalla TFOP sono i commercianti d’arte di professione, che sono invece soggetti all’imposta sul reddito (vedi dopo) e l’artista che vende la propria opera. La TFOP viene pagata dal venditore (o esportatore); tuttavia, se nella transazione è coinvolto un intermediario o se l'acquirente è soggetto all'IVA in Francia, quest'ultimo è responsabile del pagamento della TFOP.
Il venditore (o esportatore), se è in grado di dimostrare la data e il prezzo di acquisto dell'opera d'arte o detiene l'opera da più di 22 anni, può decidere di applicare il regime fiscale standard del capital gain. In base a quest’ultimo, la plusvalenza lorda (differenza tra il prezzo netto di vendita e il costo di acquisto) è ridotta del 5% per ogni anno di proprietà a partire dal terzo anno; il che significa che la plusvalenza è esente da imposte dopo 22 anni di proprietà. La plusvalenza netta (plusvalenza lorda a cui è applicata la riduzione del 5%) è soggetta ad un'imposta forfettaria del 19% e ai contributi sociali del 17,20% (per un’aliquota totale del 36,20%).
Nel caso in cui il soggetto svolga un'attività professionale di commercio, il reddito generato dalla compravendita di opere d’arte è soggetto all’imposta sul reddito e alle imposte sociali. La base imponibile è pari alla differenza tra le entrate e le spese sostenute durante il periodo imponibile (in linea di principio l'anno solare) e registrate secondo il principio della competenza. Per determinare se un soggetto che vende opere d'arte svolge un'attività professionale di commercio, l'amministrazione fiscale tiene conto di diversi criteri, principalmente: numero, frequenza e dimensione delle transazioni, breve tempo tra acquisti e vendite.
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Persone giuridiche
In Francia, i profitti netti derivanti dalla vendita di opere d'arte da parte di persone giuridiche sono soggetti all'Imposta sul Reddito delle Società (IS).
Le spese direttamente connesse all'attività di vendita, come i costi di acquisizione e le spese operative, sono generalmente deducibili dalle imposte, purché debitamente documentate e imputate al conto economico. Inoltre, le società possono godere di sgravi fiscali in caso di acquisto di opere d’arte che rispondono a particolari requisiti.
Secondo l'Articolo 238 bis AB del Codice Generale delle Imposte (CGI), le aziende che acquistano opere originali di artisti viventi e le registrano come immobilizzazioni possono dedurre dal reddito imponibile, in modo extra-contabile, l'importo corrispondente al prezzo di acquisto, suddiviso in cinque quote annuali uguali. L'importo deducibile non può superare i 20.000 € o lo 0,5% del fatturato annuo, al netto delle donazioni effettuate nell'ambito del mecenatismo aziendale.
Per beneficiare di questa deduzione, le opere devono essere esposte in un luogo accessibile gratuitamente al pubblico o ai dipendenti dell'azienda, con l'eccezione degli uffici privati, per un periodo di almeno cinque anni.
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Persone fisiche e giuridiche a confronto: da un punto di vista fiscale, il possesso e la vendita di opere d’arte per chi è più vantaggioso?
In Francia, quando la compravendita è un'attività professionale, la tassazione delle persone giuridiche è più vantaggiosa.
Innanzitutto, le società di capitali sono soggette all'imposta sul reddito ad aliquote che vanno dal 15% al 25% e gli utili netti non sono soggetti a oneri sociali a condizione che non siano distribuiti, mentre le persone fisiche che sono commercianti di professione di opere d'arte sono soggette all'imposta sul reddito con aliquote comprese tra l'11% e il 45%, oltre che agli oneri sociali professionali.
Inoltre, le società possono godere di sgravi fiscali in caso di acquisto di opere d’arte che rispondono a particolari requisiti
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Tassazione su successioni e donazioni
In Francia, l'imposta di successione e l'imposta sulle donazioni sono fondamentalmente soggette alle stesse regole fiscali.
Le aliquote dell'imposta sulle successioni/donazioni sono progressive e dipendono dal grado di parentela:
- per i trasferimenti effettuati a favore dei parenti in linea diretta, l’aliquota varia dal 5 al 45% a seconda del valore trasferito;
- per i trasferimenti effettuati a favore di fratelli o sorelle, l’aliquota è del 35% per il valore fino a € 24.430 e del 45% per il valore eccedente tale soglia;
- per i trasferimenti effettuati a favore di altri parenti fino al quarto grado, l’aliquota è del 55%;
- per i trasferimenti effettuati a favore di altri soggetti, l’aliquota è del 60%.
Si noti che in caso di trasferimenti tra coniugi/ partner PACS (unione civile contrattuale tra due persone adulte), non è dovuta un'imposta di successione, mentre è dovuta un’imposta sulle donazioni.
Per determinare la base imponibile dell'imposta sulle successioni e donazioni, l’autorità fiscale francese accetta i seguenti metodi di valutazione delle opere d’arte, in ordine di preferenza:
- il prezzo netto in una vendita pubblica effettuata entro due anni dal decesso;
- in assenza di vendita pubblica, il più alto tra:
- il valore indicato in un atto di stima che indichi il valore del bene alla data del decesso (ad es. inventario, ecc.) emesso entro cinque anni dal decesso,
- il valore indicato in un contratto di assicurazione;
- in assenza dei precedenti punti 1 e 2, qualsiasi dichiarazione dettagliata e stimata rilasciata dai contribuenti.
Ai fini dell'imposta di successione, gli arredi possono essere valutati al 5% del valore lordo degli altri beni del defunto. Quadri, oggetti d'arte o antiquariato sono considerati come arredi e possono essere inclusi in questa base forfettaria del 5%, a meno che non siano collocati in collezioni di gallerie o sale speciali. Tuttavia, l'amministrazione fiscale può utilizzare il valore di mercato se è in grado di dimostrare che il valore dei mobili (comprese le opere d'arte) è superiore alla base forfettaria del 5%.
Se l'imposta di successione o sulle donazioni supera i € 10.000, è possibile pagare tutta o una parte di essa in natura con la consegna di opere d'arte private previo accordo con l'amministrazione francese.
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Disposizioni fiscali speciali per trust e fondazioni
In Francia, in materia di successione e donazione, il trust non comporta alcun vantaggio fiscale, dal momento che tutti i beni trasferiti tramite trust sono soggetti all’imposta di successione e donazione.
I trasferimenti di beni, sotto forma di donazione o di eredità, a fondazioni no profit sono esenti dall’imposta di donazione e di successione nel caso in cui la fonazione sia riconosciuta come d’interesse pubblico (FRUP - “fondation reconnue d’utilite´ publique”) e vengano soddisfatte alcune specifiche condizioni riguardo la natura delle sue attività e il modo in cui opera.
Nello specifico, per godere dell’esenzione fiscale, si richiede che la fondazione:
- non sia impegnata in un'attività lucrativa,
- che la sua gestione non abbia incentivi o interessi finanziari,
- che non operi a beneficio di una ristretta cerchia di persone,
- che persegua uno dei seguenti obiettivi, a titolo esemplificativo ma non esaustivo: obiettivi di tipo filantropico, educativo, scientifico, sociale, umanitario, sportivo, familiare o culturale.
Se queste condizioni non vengono soddisfatte ma la fondazione viene riconosciuta come d’interesse pubblico (FRUP), allora l'imposta sulle donazioni e sulle successioni è fissata all'aliquota marginale del 45%.
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IVA su transazioni all’interno dei confini nazionali
Vendita all'interno dei confini nazionali
IVA sulla vendita di opere d'arte
5,5%
eccetto quando si applica il regime del margine
In Francia, l’aliquota IVA ordinaria è del 20%. Tuttavia, alcune transazioni relative alle opere d'arte possono beneficiare di aliquote ridotte dell'IVA (5,5% o 10%).
L'aliquota IVA del 5,5% si applica alla vendita di opere d'arte da parte dell'artista o del suo titolare di diritti, a meno che non possano beneficiare di una completa esenzione dall'IVA.
L'aliquota IVA del 10% si applica alle vendite occasionali effettuate da aziende (diverse dai commercianti professionisti) che, nell'ambito del mecenatismo, hanno acquistato opere d'arte che hanno registrato come immobilizzazioni e per le quali hanno avuto il diritto di detrarre, parzialmente o totalmente, l'IVA a monte.
A determinate condizioni, le vendite di opere d'arte da parte di commercianti professionisti possono essere soggette all'IVA sulla base del solo margine di profitto lordo (ossia prezzo di vendita meno prezzo di acquisto). In tal caso l'IVA a monte non è detraibile. Si tratta di una disposizione opzionale: se più efficiente dal punto di vista fiscale, i professionisti possono scegliere di applicare l'IVA sul prezzo di vendita totale e dedurre l'IVA a monte.
Infine, esistono delle esenzioni particolari: l’IVA non si applica nel caso di soggetti passivi d’imposta con un fatturato modesto.
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IVA e imposte doganali su transazioni che attraversano i confini nazionali
Vendita oltre i confini nazionali
IVA sull'importazione di opere d'arte
5,5%
le esportazioni sono esenti dall’IVA
In Francia, per l'importazione di opere d'arte si applica l’aliquota IVA ridotta del 5,5%.
In caso di acquisti intracomunitari presso un rivenditore soggetto passivo d’imposta l'IVA segue l'aliquota attiva nel Paese del rivenditore, in conformità alle norme nazionali. L'IVA viene quindi pagata dal venditore.
Le esportazioni sono esenti dall’IVA.
Tuttavia, per le esportazioni di opere d'arte è prevista una tassa forfettaria sugli oggetti preziosi (TFOP) con aliquota al 6%.
Per gli acquisti intracomunitari, l'aliquota IVA applicabile dipende dalla natura dell'acquirente:
- Acquirente soggetto passivo d'imposta (impresa): l'acquisto è soggetto al meccanismo dell'inversione contabile (reverse charge), e l'IVA è dovuta nel paese dell'acquirente.
- Acquirente privato: l'IVA è generalmente dovuta nel paese del venditore, secondo le norme nazionali.
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Misure fiscali a favore del mecenatismo
In Francia, le donazioni a favore di organizzazioni di interesse pubblico danno diritto a crediti fiscali. Un’organizzazione è considerata di interesse pubblico se soddisfa le seguenti condizioni:
- svolge un’attività senza scopo di lucro e non competitiva. È importante notare che le organizzazioni che assoggettano le proprie attività all'IVA e ad altre imposte commerciali sono automaticamente escluse dall'ambito di ammissibilità del patrocinio;
- il management è disinteressato;
- l'attività non va a beneficio solo di una ristretta cerchia di persone.
In caso di donazioni da parte di imprese, si applica una riduzione pari al 60% del valore donato all’imposta sul reddito della società, con un limite massimo fissato al 5% delle vendite totali al netto delle tasse. In caso di donazioni da parte di individui, si applica una riduzione pari al 66% del valore donato all’imposta sul reddito individuale, con un limite massimo fissato al 20% del reddito imponibile. Se la donazione è a favore di determinate organizzazioni caritatevoli che si occupano di assistenza ai bisognosi, il credito d’imposta è pari al 75%.
Inoltre, lo stato francese ha adottato misure specifiche e altamente incentivanti a favore dell'arte contemporanea, del patrimonio, della pratica musicale, delle arti dello spettacolo, della conservazione e dell'arricchimento delle collezioni pubbliche.
Sono previste delle disposizioni specifiche per gli enti, pubblici o privati, che svolgono attività per la diffusione dello spettacolo e delle mostre d’arte contemporanea: queste organizzazioni, anche se soggette all’IVA e ad altre imposte commerciali, possono beneficiare del mecenatismo aziendale (riduzione fiscale del 60% dell'importo della donazione).
Inoltre, le donazioni destinate a lavori di restauro e di accesso al pubblico di monumenti storici privati a favore della Fondazione per il Patrimonio o a qualsiasi altra fondazione/ associazione approvata potranno beneficiare degli sgravi fiscali sopra riportati, sia per le aziende che per le persone fisiche, a condizione che il monumento che ne beneficia sia mantenuto dal proprietario e aperto al pubblico "per almeno dieci anni".
Le società che acquistano opere originali di artisti viventi e le registrano come immobilizzazioni possono dedurre dal reddito imponibile dell'anno di acquisizione e dei quattro anni successivi, in frazioni uguali (1/5 per anno), una somma pari al prezzo di acquisto. L'importo della deduzione non può superare un limite calcolato come segue: il 5% del fatturato dell'azienda meno l'importo di alcune donazioni fatte dall'azienda a organizzazioni senza scopo di lucro. Per tutto il periodo di deduzione, tali opere devono essere esposte in un luogo aperto al pubblico o semplicemente ai dipendenti e/o clienti dell'azienda, esclusi gli uffici.
Infine, le società possono beneficiare di una riduzione d'imposta pari al 90% dei pagamenti effettuati per contribuire all'acquisto di beni culturali considerati “tesori nazionali” o "opere di rilevante interesse patrimoniale" a beneficio di una collezione pubblica. La riduzione d'imposta non può superare il 50% dell'importo dell’imposta societaria dovuta. Se la società acquisisce tali beni per conto proprio, il beneficio fiscale è pari al 40% dell'importo speso per l'acquisizione.
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Antiriciclaggio
In Francia, il Code Monétaire et Financier, all’articolo L. 561-2, include le gallerie e i commercianti d’arte tra i soggetti obbligati alle normative antiriciclaggio. Questi operatori devono applicare procedure di verifica dell’identità (KYC) per transazioni superiori a 10.000 euro.
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Aggiornamenti normativi
In Francia, a seguito della Direttiva UE 2022/542, la Francia apporterà le seguenti modifiche al regime IVA per le opere d'arte:
- Aliquota ridotta del 5,5%: applicata a tutte le vendite di opere d'arte, indipendentemente dal venditore, eccetto quando si applica il regime del margine.
- Eliminazione dell'aliquota del 10%: per le vendite occasionali da parte di aziende non professioniste sarà eliminata.
- Regime del margine: rimarrà disponibile, ma non sarà più combinabile con aliquote ridotte. Ciò significa che i commercianti dovranno scegliere tra applicare l'IVA al 5,5% sull'intero prezzo di vendita o applicare l'IVA al 20% solo sul margine di profitto.
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