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04 Luglio 2025 Athens Exhibition Says the Revolution Could Begin on Your Plate | 04 Giugno 2025 Artforum, "Diana Anselmo" | 16 Aprile 2025 Frieze, "Must-See: The Tears of Karl Lagerfeld" | 16 Aprile 2025 Süddeutsche Zeitung Magazin, "Mit welcher Haltung kommt man in der Kunstwelt am weitesten, Maurizio Cattelan?" | 09 Aprile 2025 The Berliner, "Consider Listening: An exhibition urging calm amidst outrage" | 02 Aprile 2025 Wallpaper, "Aboard Gio Ponti's colourful Arlecchino train in Milan, a conversation about design with Formafantasma" | 26 Marzo 2025 Frieze, "Diego Marcon’s Films Conjure a Familiar, Grotesque World" | 19 Marzo 2025 Arts Hub, "1500-degree molten steel installation, inspired by Caravaggio, to drip from the ceiling of Mona" | 15 Maggio 2024 Frieze, "Silvia Rosi Gives Voice to Her Parents’ Migration Story" | 30 Marzo 2024 The Korea Times, "Foreigners Everywhere: Artist duo who inspired this year's Venice Biennale lands in Seoul" | 07 Febbraio 2024 Artnet News, "Ceramics Are as Contemporary as a Smartphone: Chiara Camoni on Her Tactile Sculptures"

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mostre

Mostra26 Giugno 2025 Aperta a Palacio Libertad di Buenos Aires la mostra Pittura italiana oggi. Una nuova scena Triennale Milano e l'Istituto Italiano di Cultura di Buenos Aires presentano, dal 26 giugno al 21 settembre 2025, a Palacio Libertad. Centro Cultural Domingo Faustino Sarmiento, l'esposizione Pittura italiana oggi. Una nuova scena, iniziativa promossa dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e con il supporto dell'Ambasciata d'Italia a Buenos Aires.

Progetto concepito da Triennale Milano, con la curatela di Damiano Gullì – Curatore per l’Arte contemporanea e il Public Program dell’istituzione milanese – la mostra approda per la prima volta fuori dai confini italiani proprio a Buenos Aires, dove è stata resa possibile dallo stretto lavoro congiunto con l’Istituto Italiano di Cultura, che ne ha curato e coordinato la realizzazione nella capitale argentina.
Mostra24 Giugno 2025 Serena Scapagnini prima artista italiana in residenza allo Yale Quantum Institute Apre il 24 giugno SUPERPOSITION, il nuovo progetto dell’artista Serena Scapagnini, prima artista italiana selezionata per l’Artist-in-Residence Program 2024–2025 dello Yale Quantum Institute (YQI), uno dei centri di ricerca più avanzati al mondo nel campo della fisica quantistica.

Dal 2017, il programma del YQI promuove un dialogo profondo tra arte e scienza: ogni anno un artista viene invitato a sviluppare un progetto a stretto contatto con fisici e ricercatori, con l’obiettivo di tradurre in forme visive e poetiche i principi – complessi, affascinanti, spesso controintuitivi – della meccanica quantistica.

Per la sua residenza, Serena Scapagnini presenta SUPERPOSITION, un ciclo di tre installazioni site specific - in diverse location di Yale - che affrontano il concetto quantistico di sovrapposizione – ovvero la capacità di una particella di esistere in più stati contemporaneamente – come metafora dell’identità, della memoria e dell’equilibrio precario tra permanenza e dissoluzione.

A SHARED IDENTITY
Yale Quantum Institute – Aperta al pubblico
È il cuore concettuale e visivo del progetto. L’opera rappresenta la sovrapposizione quantistica come uno spazio di coesistenza tra dimensioni diverse dell’identità e della memoria. Composta da strutture sospese in rame, carte lavorate e incisioni realizzate manualmente, l’installazione evoca reti neuronali e flussi di energia luminosa. Al centro, un’incisione su rame raffigura la sovrapposizione di particelle in uno stato quantico puro, capace di immagazzinare memoria in equilibrio perfetto prima della sua naturale dissoluzione. Il lavoro nasce in dialogo con i fisici quantistici e riflette sul corpo come campo di transito di informazioni visibili e invisibili.

STATE OF LIGHT
Yale Quantum Institute – Visitabile solo su appuntamento
Questa installazione intima e immersiva esplora la possibilità che la luce sia portatrice di memoria. Attraverso l’uso di materiali leggeri, traslucidi e pigmenti riflettenti, State of Light visualizza uno stato quantico ideale, immobile ma carico di potenzialità. Le superfici rispondono alle variazioni luminose dello spazio, creando un ambiente in cui la percezione stessa sembra oscillare tra presenza e assenza. Visitabile su appuntamento, l’opera offre un’esperienza di ascolto visivo, in equilibrio tra scienza e contemplazione.

REFRACTIONS
Library del Quantum Institute – Aperta al pubblico negli orari della biblioteca
Installata all’interno della biblioteca del Quantum Institute, Refractions riflette sul tema della trasmissione e dispersione del sapere. L’opera prende forma da una serie di interventi su carta e materiali trasparenti che agiscono come lenti o superfici di rifrazione, moltiplicando e distorcendo il significato delle immagini. Ogni elemento rimanda al modo in cui la conoscenza – scientifica o personale – si trasmette, si frammenta, si trasforma. L’ambientazione nella biblioteca rafforza l’idea di un sapere in costante movimento e rinegoziazione.
Mostra05 Giugno 2025 Francesco Simeti nella collettiva Material Witnesses all'American College of Greece ad Atene Francesco Simeti partecipa alla collettiva Material Witnesses, curata da Tamara Chalabi, all'American College of Greece ad Atene, dal 5 giugno al 12 luglio.

Argilla e tessuto – due dei materiali più antichi ed eloquenti dell'umanità – si ergono come testimoni profondi dell'esperienza umana. Attraverso impronte, trame e segni, questi materiali conservano tracce intime del gesto e dell'intenzione, creando registri permanenti del movimento nel tempo. Questa mostra riunisce dieci artisti contemporanei del Mediterraneo, del Medio Oriente e delle loro diaspore, che sfruttano l'innata capacità di memoria e testimonianza di questi materiali.

Francesco Simeti crea opere stratificate che attingono a discorsi sociali, filosofici e ambientali, esplorando in particolare la natura duale dell’acqua attraverso collage digitali site-specific e installazioni tessili. Attraverso immagini sovrapposte che uniscono fonti storiche e contemporanee, le sue opere tracciano la trasformazione dei paesaggi naturali, sfruttando la mutevolezza intrinseca del tessuto per riflettere sui cambiamenti ecologici e sull’intervento umano.
Mostra26 Maggio 2025 La galleria di Ginevra L'Appartement presenta Claudio Massini a June Art Fair a Basilea L'Appartement è lieta di presentare una mostra personale di rare opere realizzate tra il 2004 e il 2010 dall'artista italiano Claudio Massini in occasione della June Art Fair 2025. Questi lavori storici esemplificano la sua tecnica distintiva attraverso diversi supporti: intimi dipinti su pannelli di legno marino eseguiti con pigmenti misti sono affiancati a ampie composizioni su lino bollito e ripetutamente lavato, tutti caratterizzati dalla sua tavolozza distintiva composta da pigmenti minerali, vegetali e organici macinati. Motivi ricorrenti - stelle, calici, ghirlande e altre forme simboliche - compaiono nelle opere, spesso elaborati e ripetuti in serie ossessive ma mai identiche. Insieme, offrono una visione avvincente del linguaggio visivo immersivo e meditativo di Massini.

Nato a Trieste nel 1955, Massini si trasferì a Napoli a metà degli anni '70 per studiare all'Accademia di Belle Arti. Attualmente vive e lavora a Treviso, in Italia. Il suo precoce contatto sia con le tradizioni classiche che con i movimenti modernisti pose le basi per il suo approccio innovativo alla pittura e alle tecniche miste. La sua arte è caratterizzata da modulazioni ritmiche, superfici intricate e una meticolosa stratificazione di pigmenti e materiali, che danno vita a dipinti che sfiorano la tridimensionalità - ricchi di profondità sia visiva che tattile.

Lo stile di Massini sfida ogni facile classificazione. Descrivendo il suo approccio come "meta-storico", evoca un regno visivo che fonde un'iconografia senza tempo con processi materiali contemporanei. Eteree guglie di chiese, fioriture, imbarcazioni, ampolle, anfore e calici antichi appaiono su fondi opachi e laccati, trasformando soggetti quotidiani o folcloristici in forme incantate. Le sue composizioni pulsano di energia, coinvolgendo lo spettatore in un dialogo tra semplicità e complessità, ripetizione e variazione, caos e ordine.

Centrale nella filosofia artistica di Massini è il suo processo meditativo. Incide linee sottili e ripetitive e curve su ogni superficie con una concentrazione quasi simile alla trance, riflettendo su simboli universali che trascendono tempo e spazio. Questo profondo coinvolgimento con la fisicità del medium produce opere che si percepiscono come esperienziali tanto quanto visive - composizioni che riecheggiano cicli naturali e invitano a una quieta contemplazione.

Le opere di Massini sono state presentate in numerose mostre internazionali, tra cui Cassina Projects, Milano (novembre 2025); Forma Gallery, Parigi (2023); Kunsthalle Budapest, Ungheria (2005); MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna, Italia (2003); e il Museum der Moderne, Salisburgo, Austria (2000), tra gli altri.

Questa presentazione alla June Art Fair offre una rara opportunità di incontrare le opere di Massini del primo XXI secolo in un contesto focalizzato, rivelando la continuità della sua visione e riaffermando la sua posizione come voce unica nella pittura contemporanea italiana.

(comunicato stampa)

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Sostegni pubblici

L’Italian Council è un programma promosso dal Ministero della Cultura, tramite la Direzione Generale Creatività Contemporanea, con l’obiettivo di sostenere e valorizzare la creatività italiana contemporanea a livello internazionale. Attivo dal 2017, il programma ha ampliato progressivamente i suoi ambiti d’intervento, includendo la produzione di nuove opere, la promozione internazionale, le residenze artistiche e i progetti editoriali. Dal 2020 sostiene anche curatori italiani coinvolti in mostre all’estero, rafforzando il dialogo con le istituzioni culturali globali. L’iniziativa si articola in tre principali aree: incremento delle collezioni pubbliche, promozione internazionale e sviluppo dei talenti. Con finanziamenti fino all’80% dei costi progettuali, l’Italian Council rappresenta oggi un punto di riferimento per artisti, curatori e critici italiani impegnati nel panorama culturale contemporaneo.

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approfondimenti fiscali

La Fiscalità nella circolazione
di opere d’arte

Il mercato dell’arte si configura non solo come un ambito culturale e professionale per artisti e curatori, ma anche come un settore economico di rilievo, capace di attrarre l’interesse di investitori, collezionisti, istituzioni e professionisti. La regolamentazione fiscale e normativa che ne disciplina le dinamiche risulta tuttavia eterogenea a livello internazionale, con significative differenze da un ordinamento all’altro. In questo contesto, un’analisi comparativa si rivela essenziale per cogliere le opportunità e affrontare le criticità che caratterizzano le operazioni transfrontaliere nel mondo dell’arte.

Nel tentativo di offrire una panoramica organica, sono stati presi in esame alcuni tra i Paesi più rilevanti – sia europei che extraeuropei – per comprendere come differenti sistemi giuridico-fiscali si rapportino alla circolazione, alla detenzione e alla trasmissione delle opere d’arte.

 

Sezione a cura dello Studio Lombard DCA

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approfondimenti normativi

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L'arte oltre i suoi confini

La circolazione internazionale delle opere d’arte è una costante della storia.  Ciò che è mutato nel tempo è il valore che le comunità hanno attribuito a tali beni, a lungo considerati unicamente in virtù del loro pregio estetico e come strumento di manifestazione del potere, quest’ultimo assiduo (e interessato) committente.  A partire dal XIX secolo, le opere d’arte hanno progressivamente acquisito un valore identitario, divenendo elementi attorno ai quali le collettività si riconoscono e si aggregano.  Oggi il “bene culturale” è definito, in senso ampio, come “testimonianza avente valore di civiltà” (Commissione Franceschini, 1964). L’oggetto materiale che ne costituisce il supporto va dunque considerato non solo nella sua fisicità, ma quale veicolo di un valore immateriale - artistico, storico, archeologico, archivistico, e così via - che ne determina la rilevanza culturale e sociale (nonché l’esigenza di tutela specifica).  In virtù di ciò, il Trattato sul Funzionamento dell'Unione Europea, pur sancendo il principio della libera circolazione delle merci nel mercato interno (artt. 34 e 35), consente agli Stati membri di imporre restrizioni e divieti al commercio per motivi di protezione del patrimonio artistico, storico o archeologico nazionale (art. 36).

 

Sezione a cura di CBM & Partners 

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